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Russula Messapica

Russula Messapica

La Russula messapica è un fungo basidiomicete appartenente al genere Russula, endemico di alcune regioni del Mediterraneo, in particolare del sud Italia. Nonostante il suo nome evocativo, legato alla Messapia, antica regione corrispondente all’attuale Salento, questa specie non riveste un particolare interesse per i raccoglitori di funghi.

Caratteristiche morfologiche

  • Cappello: Di dimensioni medie, può raggiungere i 10 cm di diametro. La cuticola è generalmente di colore variabile dal rosa pallido al rosso vinoso, a volte con sfumature più scure al centro.
  • Lamelle: Adnate o leggermente decorrenti, di colore bianco crema o leggermente giallastro.
  • Gambo: Cilindrico, spesso e robusto, di colore bianco o leggermente rosato.
  • Carne: Bianca, soda e compatta, ma con un sapore molto acre e sgradevole.

Habitat

La Russula messapica predilige gli ambienti mediterranei, in particolare i boschi di leccio e di quercia. Si trova spesso in terreni sabbiosi e ben drenati.

Commestibilità

Nonostante non sia tossica, la Russula messapica è considerata non commestibile a causa del suo sapore estremamente acre e sgradevole. Il consumo di questa specie può causare disturbi gastrointestinali.

Perché non è interessante per la cucina?

  • Sapore acre: L’acredine del suo sapore la rende immangiabile anche dopo la cottura.
  • Consistenza: La carne, sebbene soda, può risultare un po’ fibrosa e poco piacevole al palato.
  • Rarità: Nonostante sia presente in alcune regioni specifiche, non è un fungo molto comune e quindi non rientra nelle specie ricercate dai micologi amatoriali.

Importanza ecologica

La Russula messapica svolge un ruolo importante nell’ecosistema forestale, contribuendo alla decomposizione della materia organica e alla formazione del suolo. Inoltre, instaura una relazione simbiotica con le radici delle piante, favorendone la crescita.

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